Arya Stark: chi è, che ruoli ha avuto nel Trono di Spade

Arya Stark è di certo uno dei personaggi più amati della serie letteraria e televisiva del Trono di Spade. Nei primi libri e nella prima stagione è ancora una ragazzina che idealizza la vita dei cavalieri e disprezza la condizione femminile alle quali regole è obbligata a sottostare e, successivamente, si vedrà appunto la sua evoluzione attraverso le varie avventure e ai vari episodi che hanno comportato per lei una perdita ma anche viceversa. Andiamo a scoprire come si è evoluto il personaggio interpretato magistralmente dall’ormai ventenne attrice Maisie Williams.

Arya Stark: descrizione fisica e caratteristiche

Arya Stark, in linea con i suoi fratelli appare come la terzogenita, ma è soprattutto la seconda figlia nata femmina dall’unione tra Lord Eddard Stark, protettore di Grande Inverno, e Catelyn Tully. Arya è fondamentalmente una ragazzina dal carattere intrepido, alle volte è dispettosa nei confronti della sorella maggiore, Sansa, e pecca spesso di impulsività, un lato che comunque l’ha quasi sempre tratta in salvo da situazioni spiacevoli. A differenza della sorella, delle sue coetanee e della stessa madre, Arya è decisamente poco incline a seguire le regole del galateo, nonostante tutto ha un grande senso dell’onore e della giustizia, due valori ereditari trasmessi soprattutto dal padre, nel qual è la piccola Arya trova quasi sempre appoggio. Ha un rapporto speciale anche con quasi tutti i componenti della sua famiglia ad eccezione della sorella maggiore, con la quale ha un rapporto più freddo. Durante il periodo di separazione, però, Arya prova nostalgia nei confronti di Sansa, soprattutto perché può solo immaginare come se la sta passando nella capitale di Westeros, accanto alla famiglia reale che fa uccidere Eddard, anche dopo che questi è stato assolto dall’accusa di tradimento. Arya ha una costituzione esile, che le permette con il tempo di essere sempre più atletica e scattante, soprattutto nei combattimenti e nella fuga. Possiede capelli castani e occhi grigio ghiaccio, e viene soprannominata “faccia da cavallo”, a causa della mascolinità per la quale viene spesso preso in giro dalla sorella e dalle sue amiche.

Biografia del personaggio attraverso la serie tv

Prima stagione

La morte del padre è essenzialmente il punto iniziale dell’evoluzione di Arya Stark. Per tutto il tempo in cui è in fuga, camuffata da bambino attraverso il taglio di capelli, la sua sopravvivenza è nutrita da un continuo sentimento di vendetta nei confronti dei Lannister, ormai illegittimamente al trono come denunciato da Eddard. Sansa rimane come ostaggio della famiglia reale ed Arya giura a se stessa di ritornare più forte di prima per poter uccidere la regina madre Cersei, il suo sadico figliolo diventato re Joffrey e poter liberare la sorella maggiore dalle loro grinfie.

Seconda stagione

Per tutta la seconda stagione Arya fa un’esperienza sotto copertura senza pari per la sua giovane età e, nel mentre che stila la sua lista nera, vede morire ingiustamente coloro che la proteggono, finendo per fare la coppiera di Tywin Lannister, il nonno del re che non l’ha mai vista finora, ma che la riconosce come ragazza. Durante quel piccolo periodo di lavoro ottiene la simpatia del vecchio Lannister, ma medita comunque vendetta verso chi ha ucciso i suoi amici. Prima di essere catturato aveva conosciuto un uomo misterioso che porta il nome di Jaqen H’ghar, un assassino senza volto, che si offre di uccidere per lei tre persone e la aiuta a scappare insieme a Gendry, bastardo di Robert Baratheon (e per questo motivo ho ricercato dalle guardie reali), e Frittella, un ragazzino grassoccio appassionato di cucina. Jaqen propone ad Arya di seguirlo nel continente orientale, nella città di Braavos, ma la ragazza, desiderosa di riunirsi alla famiglia, non accetta l’offerta, seppure con riluttanza. L’assassino senza volto le consegna una moneta speciale con la quale sarà in grado di ritrovarlo, nel caso dovesse cambiare idea.

Terza stagione

Nella terza stagione Arya fa la conoscenza di un sacerdote in grado di riportare in vita i morti, Thoros di Myr, e nel loro nascondiglio la piccola Stark scopre che Sandor Clegane, chiamato il Mastino, l’ex guardia del corpo di re Joffrey, viene tenuto prigioniero. Beric Dondarrion duella con il Mastino perde e viene resuscitato. Arya Stark è ancora più ostile nei confronti della Fratellanza quando il suo amico Gendry decide di unirsi a loro, ma viene venduto alla sacerdotessa che sta aiutando il fratello di Robert Baratheon, Stannis, ad ottenere il trono. Nella fuga viene rapita dal Mastino, deciso a usare la ragazza come ostaggio per un riscatto. Inizia un lungo viaggio e i due si fanno compagnia stabilendo sempre più un legame, e soprattutto dopo che il capostipite della famiglia Frey, ormai in combutta con la famiglia Lannister, fa uccidere la madre, il fratello maggiore assieme a sua moglie e al figlio che lei teneva in grembo.

Quarta stagione

Dopo essersi vendicata anche di chi aveva ucciso uno dei suoi amici e di chi aveva minacciato di stuprarla, Arya e il Mastino approfondiscono sempre di più il loro legame fingendosi anche padre e figlia all’occasione.  Fallita anche l’ennesima richiesta di riscatto alla zia materna di Arya, perché morta, i due incontrano Brienne di Tarth, decisa a prelevare Arya per riportarla alla madre ed ignara che questa fosse stata uccisa. Non fidandosi di lei infatti il Mastino comincia a duellare con il cavaliere donna, perdendo quasi la vita ma anche l’ostaggio, che fugge verso il porto per raggiungere Braavos.

Quinta stagione

Raggiungendo Braavos inizia l’addestramento per diventare un Assassino senza volto: per diventare Nessuno, però, la giovane Arya deve lasciarsi alle spalle tutto ciò che la lega al suo nome, alla sua famiglia e alla sua persona. La ragazza non riesce a separarsi da Ago, la sua spada, e la nasconde al porto di Braavos, sotto un mucchio di sassi, pronta a riprendersela nel caso non fosse riuscita nel suo intento. Colpito dall’abilità persuasiva di Arya, Jaqen le da l’importante compito di uccidere un assicuratore corrotto, sotto mentite spoglie. Arya, nel portare a termine la sua missione, si distrae uccidendo il carnefice del suo maestro d’armi, ottenendo però di essere punita da Jaqen con la cecità.

Sesta stagione

Ridotta a mendicare per le strade di Braavos, Arya procede la sua vita credendo che tutto sia per lei finito. Ogni giorno un’assassina senza volto, che tutti conoscono come l’Orfana, inviata da Jaqen si presenta da lei per umiliarla e attaccarla a suon di bastonate: grazie a questo, con il tempo, Arya riuscirà a sviluppare una nuova abilità, quella di poter combattere e attaccare nella più completa assenza di luce. Jaqen restituisce la vista d Arya che, piano piano, è sempre più prossima a raggiungere il suo scopo di diventare Nessuno: ancora ricoprendo il ruolo di venditrice di ostriche, le viene affidato un altro incarico come sicario, ma la ragazza si rifiuta di farlo. L’Orfana allora tenta di uccidere Arya sotto ordine di Jaqen, ma ottiene soltanto di pugnalarla perché la Stark fugge ferita e trova rifugio presso Lady Crane, l’attrice che avrebbe dovuto morire per mano sua. Quest’ultima la cura ma perde la vita quando l’Orfana le scova e incomincia un rocambolesco inseguimento tra le due, per le vie di Braavos. Arya attira in un luogo buio la sua assassina, uccidendola e rubandone il volto. Una volta presentatasi di fronte a Jaqen, questi è convinto che Arya ce l’abbia fatta a diventare Nessuno, ma la giovane Stark non è dello stesso avviso. Dopo aver detto di essere rimasta sempre la stessa persona va via da Braavos e raggiunge la casata dei Frey, uccidendone il capostipite e vendicando parte della sua famiglia.

Settima stagione

Arya porta a compimento lo sterminio dei Frey, ingannandoli con il volto del loro capo, e dopo essersi assicurata che solo le donne non bevano il vino avvelenato. Sulla strada verso casa incontra dei soldati Lannister e la sua metalupa Nymeria, che aveva fatto fuggire all’inizio della prima stagione. L’animale la riconosce ma decide di non riunirsi alla sua antica padrona e se ne va davanti agli occhi increduli di Arya. Una volta raggiunta casa, (anche se la sua idea principale era di tornare ad Approdo del Re per terminare la sua vendetta) incontra dopo tanto tempo i superstiti della sua famiglia. Bran, ormai sulla sedia a rotelle e consapevole del destino di Westeros, consegna la daga di acciaio di Valyria con la quale doveva essere ucciso ad Arya, dicendole che le sarebbe servita. Ditocorto, che fino a quel momento avevo controllato la vita della sorella maggiore Sansa, rendendosi conto della forza di Arya, decidi di mettere le due sorelle l’una contro l’altra. Non riesce nel suo scopo perché, a sorpresa, anziché giustiziare la sorellina, Sansa da il compito ad Arya di uccidere Ditocorto come traditore della sua famiglia, colui che aveva dato inizio al gioco del trono.

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