Portafoglio etf: ecco come aprirlo e cosa fare per costruirlo

Un ETF è un fondo SICAV caratterizzato da basse commissioni di gestione negoziati i Borsa. Sono simili alle normali azioni, e si caratterizzano per l’unico obiettivo di replicare l’andamento degli indici azionari.

Un ETF è facile da acquistare, attraverso un’azione quotata sul mercato italiano. Può essere acquistato attraverso la banca o il proprio intermediario finanziario. Inoltre, vi è la possibilità di investire in cifre contenute rispetto ad altre azioni, obbligazioni, materie prime, o indici azionari.

Come tutti gli strumenti finanziari, anche gli ETF sono soggetti alle oscillazioni di mercato, e quindi il loro prezzo subisce variazioni continue. Un rischio concreto è quello di non rientrare nel capitale investito alla scadenza del fondo. Va comunque sottolineato che questo rischio è legato al all’andamento del titolo prescelto, e non agli ETF in generale.

Investire in un ETF permette di guadagnare a patto che il suo prezzo sia cresciuto al momento della scadenza. La società che gestisce l’ETF lo investe in vari prodotti finanziari, e acquisendo i vari dividendi. Questi vengono ripartiti tra i vari investitori al netto delle commissioni.

Come costituire un portafoglio ETF

Per riassumere che cos’è un portafoglio di ETF, è un insieme di titoli che si acquista attraverso una società di intermediazione. Questa può essere una banca o un intermediario finanziario.

La soluzione migliore quando si decide di aprire un portafoglio ETF è quella di diversificare, e investire da un minimo di 5 fondi a circa 10. Questi dovranno essere i diverse classi di attivi, regioni geografiche, e con diverse caratteristiche in modo da permettere un costante rendimento.

I fondi da scegliere devono essere in linea con le proprie esigenze e il proprio profilo di rischio. Vanno scelti quindi dei fondi il cui rendimento e la cui oscillazione di prezzo di mercato è in linea con il proprio profilo.

Gli ETF su cui investire sono diversi: vi sono per esempio i global SuperDividend ETF, gli ARK innovation, e il Lyxor Core MSCI World. La soluzione migliore è studiarli prima di scegliere su quale investire.

L’investimento dell’etf può essere mantenuto per un minimo di tre anni ad un massimo di cinque. Inutile investire in uno di questi fondi per un periodo inferiore, in quanto il mercato azionario è in continua variazione, e non produrrebbe sufficienti guadagni, se non addirittura perdite.

Il rendimento, quindi, lo si ha nel medio – lungo periodo, e, se si investe in modo intelligente, si tende ad ottenere di più rispetto ad un investimento fatto nel breve periodo