Coniglietto appena nato: come allevarlo in casa e prezzo di vendita

Questa è una delle prime cose da tenere in grande  considerazione in caso siate intenzionati ad acquistare una coniglietta domestica: come spesso accade in natura, per tutti i tipi di animali di sesso femminile, anche in questo caso vi ritroverete a dover accudire dei piccoli appena nati e, sicuramente, trarrete la conclusione che il farlo è una delle esperienze più tenere e appaganti della vita. Principalmente sono quattro gli step che si affronteranno durante questo periodo, quindi andiamo ad esaminarli nel dettaglio.

Le 4 fasi della cura di un cucciolo di coniglio:

La gestazione

Come anche per gli umani, anche la gestazione della gravidanza di questo animale è un fondamentale step che, se eseguito con le dovute accortezze, migliorerà le condizioni della madre nella fase successiva che è il parto. Come comportarsi di modo che la coniglia possa partorire nel migliore stato di salute?
Prima cosa da curare è la sua alimentazione, in modo immediato, dopo aver appurato che il vostro animale è in dolce attesa: oltre a procurarsi cibi freschi come la frutta e la verdura di cui si nutrono spesso, è importante acquistare del fieno apposito per il periodo della gravidanza, utili anche per la fase che succede il parto, l’allattamento: tra proteine (utilizzate l’erba medica per elevare l’apporto di questo valore nutrizionale) e fibre ci dev’essere un giusto equilibrio; infine i grassi devono essere drasticamente ridotti fino a rappresentare il 3% dell’intera alimentazione.

Il parto

Il periodo più delicato della gravidanza arriva ad un mese dopo la completa gestazione. L’accortezza più importante da avere è quella di tenere il partner lontano, (magari in un’altra gabbietta, ma mantenendolo vicino, visto che i conigli soffrono spesso di solitudine) altrimenti  si corre il rischio di avere di nuovo una gravidanza compromettendo l’allattamento dei nuovi arrivati. Il giaciglio più adeguato dev’essere formato da una scatola di cartone dotata dipaglia ed erba morbida, più un telo pronto ad accogliere i neonati durante il parto. Nel caso in cui, sfortunatamente, qualcuno di essi non si fosse salvato, bisogna allontanarli immediatamente dalla madre di modo che lei stessa non impedisca che il cucciolo morto venga prelevato dal giaciglio in un secondo momento. Se la cucciolata viene al mondo durante l’inverno, per conferire calore c’è bisogno di una borsa d’acqua calda da porre sotto l’asciugamano e sotto l’erba.

L’alimentazione

L’alimentazione fondamentale dei conigli appena nati è il latte che proviene dalla propria madre e , dato che la madre non è sempre accanto ai cuccioli (il che è assolutamente naturale perché dettato dall’istinto dell’animale), bisogna assicurarsi che questa non li abbandoni e li nutra a dovere. In caso la coniglia non possa ottemperare a questo bisogno bisogna ricorrere al latte artificiale, somministrato attraverso il biberon: questo accade nel momento in cui la mamma non abbia abbastanza latte oppure perché i cuccioli da allattare sono molti. Per rendersi conto che vengano nutriti bisogna far attenzione all’aspetto dei cuccioli. Se presentano una pancia gonfia, allora la madre li allatta a dovere, in caso contrario i piccoli appaiono rugosi, magri e molto irrequieti (il verso che sentirete è simile al miagolio di un gattino piccolo).Dopo due settimane comincia lo svezzamento: assieme al latte (che sia naturale o artificiale) bisogna approcciare i piccoli al pellet, essendo bene accorti di far assumere loro quello che contiene una bassissima percentuale di cereali. Passate altri 6 settimane si può cominciare a nutrire i piccoli con qualche pezzetto di verdura, ma in maniera occasionale solo per vedere se la loro digestione si è regolarizzata.

Costo medio di un coniglietto appena nato

Andando a controllare su internet e sui siti di annunci un coniglio, appena nato e svezzato, ha il costo medio di 10 €, senza contare poi delle spese per i vaccini (circa 2000 € è la spesa totale) e per l’alimentazione dopo lo svezzamento. Alcuni proprietari decidono per dei prezzi che variano a seconda della razza, se purosangue o ibridi (che costano certamente di meno, sui 5 € cadauno), oppure a seconda del peso.

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