I fiori della balsamina: come si chiamano e quali sono i numerosi benefici

La Impatiens (Impatiens Glandulifela), anche chiamata Balsamina, “Non mi toccare” o “pianta di vetro” (è anche chiamata Belladonna in Sardegna e Zita Novella in Sicilia), appartiene alla famiglia delle Balsaminacee, caratterizzate da varietà di piante annuali o anche perenni. Originaria dell’Asia Sudorientale, più precisamente delle pendici dell’Himalaya ed è presente soprattutto nelle regioni dell’Italia settentrionale (tranne che in Val d’Aosta), specialmente nel Piemonte, ma anche nelle Marche e nell’Italia meridionale, in Puglia.

Compaiono nel periodo che va dalla fine della primavera all’autunno, con colori che vanno dal bianco al rosa e al rosso. Viene spesso coltivata come inflorescenza decorativa dei giardini ma appare anche in maniera sub spontanea nelle zone abitative piuttosto decentralizzate ma al di sotto delle zone montane. Arrivò in Europa nell’anno 1972 come pianta decorativa.

Le proprietà erboristiche della balsamina

La balsamina è conosciuta come specie commestibile (le parti verdi, in genere prima della fioritura). Si tratta anche di uno dei fiori di Bach più  utilizzati per curare l’ansia e calmare la mente. Si dice che i suoi fiori abbiano anche proprietà lassative, diuretiche e antinfiammatorie, come anche l’olio estratto dai semi della pianta è utilissima per disinfettare ferite ed ulcere, conferendo una cicatrizzazione migliore, quasi invisibile. Il Bio oil infatti, che tutti troviamo in farmacia come olio per combattere gli inestetismi della pelle più importanti (cellulite e smagliature), possiede una piccola percentuale di olio di semi di balsamina. Può infatti essere ingerita sotto forma di decotto, oppure come unguento topico. Un’altra destinazione della Balsamina è quella di attenuare e curare alcune infiammazioni come le emorroidi, in modo rapido.

Ecco cosa è stato trovato, dopo uno studio accurato, all’interno delle foglie e degli steli dei fiori di balsamina:

Nelle foglie e steli sono stati trovati:

  • Flavonoidi
  • Stigmasterolo;
  • Amido
  • Carotene;
  • Impatiinide;
  • Tannini di vario genere;
  • Resine e alcol cerilico;
  • Acido ascorbico e caffeico.

Queste sono le proprietà per cui la balsamina, quindi, viene usata sia nella medicina tradizionale che non.

La balsamina nella cura della psiche

Come abbiamo precedentemente detto questa pianta è tra i rimedi più famosi nella cura con i fiori di Bach. La parola chiave, ripresa dal nome della pianta, è appunto l’impazienza. Utile quindi per curare la psiche e l’animo di coloro che consumano le proprie forze nella frenesia di avere tutto e subito (infatti è al 90% il rimedio di Bach più usato); è adatta quindi a tutti coloro che hanno un problema con il tempo e desiderano che si affretti il più possibile, ricadendo spesso in episodi di problemi cardiaci derivati dalla troppa ansia (come la tachicardia). I benefici della balsamina in questo senso, quindi, attenuato il ritmo dei pazienti impatiens, donando più calma nel vivere la vita quotidiana e affrontare le situazioni con meno impulsività e più diplomazia, ma anche una maggiore comprensione verso il prossimo nelle relazioni sociali.

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