Raticosa, il passo tra Bologna e Firenze: che cosa c’è da vedere? Quali sono le sue caratteristiche?

In Italia molti sono i posti in cui è possibile andare per svagarsi e rilassarsi senza fare alcuna valigia. Per chi è vicino al mare e alle montagne una gita fuori porta è sempre l’ideale da fare nelle belle giornate anche di primavera.

Inoltre è anche bello portare i bambini a scoprire la natura che non possono vedere tutti i giorni, mentre per chi abita nella regione dell’Emilia Romagna e anche per chi abita in Toscana, conoscerà sicuramente il Passo della Raticosa, un collegamento in montagna tra due località che attraversa, in questo caso, l’Appennino. Vediamo più nel complesso cos’è questo posto e che c’è da vedere.

Che cosa c’è da vedere?

Dato che è facilmente raggiungibile sia in macchina che in moto sia da chi viene da Bologna e sia da chi viene da Firenze, lo spettacolo che si troverà davanti è una strada immersa nella natura della montagna e all’orizzonte una parte dell’Appennino tosco-emiliano.

Per chi è del posto inoltre è un perfetto punto di ritrovo per i motociclisti, all’inizio questa era una strada statale chiamata SS65 e si raggiungeva il Passo della Futa, un piccolo paese in montagna che si trova nella zona della Toscana, mentre dalla parte opposta si poteva raggiungere Castel San Pietro Terme (città emiliana famosa per il suo centro benessere) e anche San Lazzaro di Savena, entrambe in provincia di Bologna.

Ora che il posto è diventato via via più visitabile grazie al paesaggio montanaro che lascia sempre senza parole, il turismo anche là è molto forte e sono stati costruiti dei punti di ritrovo come bed & breakfast, ristoranti con la cucina locale di due regioni, e attraverso altre deviazioni si potrebbe arrivare in altri paesini di montagna nelle vicinanze.

Le montagne sono immancabili come i punti in cui è possibile sostare e trovare ristoro per alcune ore. Questo posto fu nel 2012 anche anche un punto d’arrivo del Campionato italiano montagna auto storiche, fu letteralmente un salone a cielo aperto di macchine storiche. Per i ciclisti professionisti e non è anche un ottimo punto per allenarsi e anche per continuare il tour italiano.

Quali sono le sue caratteristiche?

Le caratteristiche di questo punto di collegamento di due città divise dall’appennino è che durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupato dai tedeschi che avevano in quel punto preciso una migliore visibilità in caso di attacco da parte dei nemici, controllavano chi arrivava e chi usciva, e potevano anche scoprire partigiani e gente che cercava di scappare.

Il Passo della Raticosa fu teatro della Linea Gotica da parte degli eserciti tedeschi, e molte volte ebbero modo di sfruttare al meglio la visibilità in quel posto fino a che non scapparono all’arrivo degli americani. Fatto sta che rimane sempre un punto di montagna molto bello in cui sostare, da ammirare le montagne dell’Appennino, alcune montagne che si possono riconoscere sono: Mont Oggioli dove nasce il fiume Idice, importante perché è un affluente del Reno, inoltre si può vedere il complesso montuoso del colle di Canda, lungo circa 903.

 

 

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