Beni significativi: cosa sono e come riportarli all’interno della fattura?

Può capitare che, dopo la costruzione di un edificio residenziale, qualche condomino non trovi ancora sicura al 100 % la propria abitazione e decide di portarci qualche modifica, prima però deve chiedere il permesso alla prima riunione condominiale e, ricevuto il fatidico sì, può chiamare gli addetti ai lavori per poter mettere più in sicurezza la propria casa.

Questi lavori si possono fare sì, ma bisogna coinvolgere anche l’architetto che ha progettato in questo modo l’abitazione di questa persona e anche delle altre, e poi modificare i piani scritti per mandare tutto all’Agenzia dell’Entrate. Queste modifiche hanno un nome specifico, infatti si chiamano beni significativi, vediamo più nel dettaglio quali altre modifiche possono essere fatte e come.

Cosa sono?

Come scritto in precedenza, con il termine “beni significativi” si intende una serie di accorgimenti aggiunti in una struttura, per quanto riguarda l’ambito edilizio, e che hanno superato il valore di prestazione dell’opera. Esiste anche un piccolo elenco per far capire meglio cosa possono essere questi beni significativi:

  • Impianti di sicurezza;
  • Videocitofoni;
  • Infissi sia interni che esterni;
  • Ascensori/montacarichi;
  • Caldaie;
  • Condizionatori d’aria e altri sistemi per far circolare l’aria;
  • Sanitari e rubinetti;
  • Stufe a pellet.

Per poter aggiungere uno o più di questi elementi bisogna applicare un’aliquota IVA agevolata del 10 % circa, ma a seconda del servizio che si vuole aggiungere il prezzo cambia di conseguenza per via dei vari lavori di manutenzione che bisogna fare durante la costruzione, chiamata ordinaria, oppure che bisogna fare dopo che la struttura è terminata, chiamata straordinaria.

Questo vale sia per le case che per edifici residenziali o uffici. L’applicazione dell’IVA viene applicata alla cessione dei beni finiti e compiuti secondo il contratto di appalto; se invece questi beni vengono acquistati dal committente si applica un’aliquota diversa e detta ordinaria che è del 22%.

Per capire meglio come viene calcolata l’IVA agevolata sui beni significativi occorre fare un calcolo che gli architetti conoscono molto bene e lo applicano quasi sempre e in questi casi si vuole aggiungere qualche sicurezza in più nelle varie case.

Bisogna prima di tutto tenere bene a mente che la manodopera e il materiare da usare hanno un valore e questo dipende tutto dalla prima, il lavoro è sempre fatto a mano da operai. Per sapere poi l’importo per poter calcolare l’IVA ridotta bisogna sottrarre il valore dei beni significativi dal totale dell’impresa. Nel documento da consegnare poi all’Agenzia dell’Entrate occorre segnare tutte le aggiunte sulla fattura indicando il valore esatto di questi beni aggiunti e l’ammontare complessivo del lavoro e del valore dei beni aggiunti.

Come riportarli all’interno della fattura?

Per poter aggiungere uno o più di questi beni occorre fare un controllo e richiedere un’aggiunta per la sicurezza dell’abitacolo una volta che la struttura è finita ma si vuole qualcosa in più, ad esempio le persone che abitano al piano terra di solito chiedono di aggiungere dopo delle inferiate alle finestre per evitare che i ladri possano entrare di soppiatto. Anche il cambiamento dei citofoni da normali a video possono essere ritenuti beni significativi che possono essere cambiati col tempo.

Inoltre, anche l’aggiunta delle zanzariere, grate di sicurezza e anche il secondo bagno possono essere aggiunte in un secondo momento ma chiamando i giusti lavoratori e aggiungendo la modifica chiamando l’architetto della casa e dichiarandolo poi nel documento dell’Agenzia dell’Entrate che cambieranno i cm³ della casa. È un lavoro che solo gli architetti e gli addetti ai lavori possono fare per rendere l’aggiunta ufficiale.

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