Bonus famiglie numerose: cosa è, requisiti necessari e quando richiederlo

Per farsi eleggere, ultimamente, molti politici vogliono introdurre un aiuto in più che lo Stato dovrebbe dare molto più sostegno alle famiglie italiane che a malapena riescono ad arrivare a fine mese, spesso in una di queste famiglie lavora solo un componente oppure hanno molti figli e non riescono a stare dietro alle numerose spese.

Grazie a questo che sono nati i “Bonus famiglia” aiuti che il Paese offre alle persone in difficoltà ma solo dopo aver constatato che veramente non possono coprire le molte spese che hanno, non possono lavorare in due o se ci lavorano non riescono lo stesso a vivere in modo tranquillo. Vediamo, in modo semplice, cos’è questo Bonus famiglia, chi lo può chiedere e quando.

Cosa è?

Grazie alla nuova normativa, il bonus famiglie numerose è una serie di agevolazioni che lo Stato effettua nei confronti di quei nuclei familiari che hanno molti figli a carico e anche minorenni, anche quelle famiglie che possono tenere i figli in affido mentre i genitori biologici del bambino dato a questa famiglia si sistema così da poter riprendere in custodia il proprio figlio.

Le spese per queste tipologie di famiglie possono essere veramente molte, in molti casi si può rinunciare sia all’asilo nido per i bambini e sia che un genitore lavori per far star l’altro in casa.

La maggior parte dei casi è la madre che si occupa dell’educazione dei figli mentre il padre va a lavorare, oppure si chiede aiuto ai parenti come i nonni e gli zii mentre entrambi vanno a lavorare. In questo caso lo Stato dev’essere informato di queste famiglie e organizzarsi per aiutarle per agevolare loro qualcosa.

Requisiti necessari

Per avere la possibilità di ricevere il bonus famiglia è indispensabile avere una o più di queste caratteristiche:

  • Almeno 3 figli minorenni a carico, e il 4° in arrivo;
  • Avere solo un’entrata in denaro, e di conseguenza avere il reddito basso;
  • Non avere la possibilità d’iscrivere i figli al nido d’infanzia;
  • I genitori potrebbero rinunciare alle medicine per comprare il necessario ai figli;
  • L’affitto costa molto per un lavoratore solo anche se la casa è di proprietà;
  • La donna è sia una lavoratrice e sia una mamma in dolce attesa;
  • Richiedono aiuto alle varie associazioni in caso in cui un bambino è disabile;
  • Possedere il limite di reddito Isee inferiore a 9.365 €;
  • Gli stranieri che risiedono in Italia da almeno 10 anni con permesso di soggiorno valido;
  • Nonni o parenti che si prendono i nipoti a carico;
  • La madre è una lavoratrice oppure è una casalinga.

Quando richiederlo?

Per richiedere questo aiuto dallo Stato bisogna fare domanda all’Inps oppure compilare un modulo all’Agenzia dell’Entrate che si chiama “Modello sostituto”, questo documento si può scaricare dal sito e mandarlo per mail dopo averlo scannerizzato oppure si può chiedere nella sede della propria città.

Ovviamente una richiesta ha una scadenza e questa può dipendere dall’anno in cui viene fatta la domanda di ottenere il bonus, dopo l’accettazione quest’agevolazione viene erogata dal sostituto d’imposta nella busta paga del lavoratore oppure nella pensione.

Un altro metodo è compilare il documento “Modello Agenzia” che si può sempre trovare nel sito ufficiale dell’Agenzia dell’Entrate, questo va fatto solo nei casi in cui chi fa la domanda per il bonus non possiede il sostituto d’imposta; anche grazie al proprio commercialista o persona abilitata ad aiutare le persone con i pagamenti e documenti fiscali potrebbe aiutare sia a fare richiesta e sia a ottenere il bonus attraverso il CAF (Centro di Assistenza Fiscale).

Se nel modulo non vengono indicati gli estremi del conto corrente, e messo il codice Iban, l’Agenzia procederà tramite invio di un modulo presso il domicilio dell’interessato per la riscossione in contanti che può fare un qualsiasi ufficio postale.

In questo modo le famiglie hanno un aiuto dallo Stato davvero importante ma che dev’essere usato solo per i bisogni dei componenti della famiglia, questo comporta anche ad un lavoro a casa per le madri che si occupano dei figli senza lavorare, molte visite mediche vengono fatte in casa se c’è l’impossibilità di raggiungere l’ospedale o gli ambulatori medici.

Esiste anche la possibilità di ricevere uno sconto sulle bollette, sul canone Rai e ottenere voucher per le baby-sitter di almeno 600 € mensili se questa persona è tutti i giorni con i bambini, anche i papà possono avere l’opportunità di stare a casa per occuparsi dell’educazione dei figli. Un’agevolazione in denaro la ricevono pure i nonni che si prendono cura dei nipoti mentre entrambi i genitori lavorano fuori casa.

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