Sempre più persone sottoscrivono un’assicurazione sulla vita, ecco perché e quali sono le più gettonate!

Con un incremento annuo di nuove polizze compreso tra l’1 al 1,5% negli ultimi anni, il settore delle polizze vita sta prendendo sempre più piede e sempre più italiani scelgono questa soluzione per garantire a se stessi o alla famiglia una certa sicurezza economia non solo in caso di dipartita ma anche in caso di malattia, infortunio o invalidità o più semplicemente per riscuotere un lauto premio a fine contratto.

Certo ci sono ancora superstiziosi o impressionabili ma, come abbiamo precisato, questo tipo di prodotto va aldilà della credenza comune e si articola in strumenti di garanzia previdenziale o come semplice accumulo di capitale. Questo è uno dei motivi per la quale sempre più persone ne sottoscrivono una. Ma i motivi sono molteplici come vedremo.

Innanzitutto, queste polizze possono garantire un supporto previdenziale aggiuntivo: il contraente può usufruire di un premio totale o di una rendita alla scadenza del contratto di polizza senza che lo stesso debba cessare di vivere! Ovviamente in caso di morte il premio viene garantito ai beneficiari della polizza stessa, e questo è il secondo motivo: garantire la sopravvivenza economica della nostra famiglia. Il terzo motivo è altrettanto importante e va a coprire le ipotesi di malattia, infortunio o invalidità sopraggiunta; questo ci garantirà una serie di coperture e ci permetterà di affrontare al meglio eventi spiacevoli della vita. Uno dei motivi che spinge maggiormente gli italiani è sicuramente la necessità di non far gravare debiti, come ad esempio un mutuo, sulle spalle dei propri figli o dei propri familiari in caso di morte. Per cui si accende un un’assicurazione vita che copra il nostro mutuo o altri debiti automaticamente in caso di morte prematura. Oggigiorno quasi tutti gli istituti finanziari “obbligano” i contraenti mutui o prestiti a sottoscriverne una a propria garanzia. L’ultimo motivo, che vi suggeriamo, è quello che riguarda il ritorno fiscale: questi prodotti, difatti, non sono soggetti alla tassa di successione e non possono essere pignorati per cui hanno fatto di queste polizze un “bene rifugio” dove accumulare le proprie fortune o il futuro dei propri figli.

Quali sono le tipologie di assicurazioni vita che possiamo stipulare?

Le tipologie sono differenti e ognuna può includere clausole attivabili o condizioni specifiche da concordare con le compagnie assicurative. Generalmente possiamo ricondurre le diverse tipologia a tre macro gruppi:

La prima tipologia riguarda le assicurazioni caso morte. Questo caso contempla quelle polizze che vengono stipulate con la condizione che il premio venga liquidato ad un beneficiario (ad esempio moglie e figli) in caso di morte del contraente e serve soprattutto per garantire una rendita economica nel caso in cui l’unico reddito familiare venga a mancare per la dipartita del sottoscrittore prematuramente.

La seconda tipologia riguarda le assicurazioni caso vita ed in questa categoria rientrano, ad esempio, quelle polizze che prevedono una scadenza della polizza, dopo una quantità di anni prestabilita, e il pagamento della somma pattuita al sottoscrittore stesso, se ancora in vita. Può anche essere visto come un piano di accumulo o uno strumento di garanzia previdenziale.

L’ultima tipologia riguarda le cosiddette assicurazioni miste. Queste tipologie di assicurazioni sono leggermente più complesse e prevedono il pagamento del capitale maturato alla fine del contratto al contraente, se ancora in vita, o a eventuali beneficiari. Questo prodotto viene spesso offerto con clausole accessorie tipo coperture assicurative di invalidità, infortuni o malattie. Il capitale vita matura, ovviamente, solo per la parte di premio versata per tale scopo e non sulla parte di premio riservata ai casi di infortunio, malattia e invalidità.

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