Prestiti: arriva il monito di Confcommercio

confcommercioSecondo la Confcommercio nel mese di Marzo i prestiti alle famiglie sarebbero aumentati dello 0,4% rispetto a febbraio ma con calo dell’1,6% su base tendenziale. Secondo questi dati elaborati sulle stime dell’Abi rispetto al picco di giugno 2011 (sono passati solo 4 anni ma sembrano davvero altri tempi) mancano all’appello, ancora, ben 100 miliardi di euro.

Insomma il mercato del credito non ne vuole sapere di ripartire a dovere e questo si deve, in gran parte, allo stallo dell’economia e, in particolare, al mercato del lavoro che continua a navigare su standard pessimi.

Non a caso gli ultimi dati sulla disoccupazione parlano di cifre intorno al 12,6%. Questo significa che oltre una persona su 10 non trova lavoro (percentuale che sale drammaticamente tra i giovani con percentuali oltre il 40%). Un numero troppo alto per poter far ripartire i consumi e di conseguenza le richieste di prestiti. Peccato, verrebbe da dire, perchè oggi chiedere un finanziamento è decisamente meno costoso di quanto non fosse qualche anno fa.

Insomma verrebbe da dire che oggi inseguire i propri progetti costerebbe meno eppure non si fa. Quello che viene da chiedersi è perchè gli italiani non approfittano di questi prestiti convenienti? Perchè non si approfitta di condizioni economiche così vantaggiose?

Il motivo è che c’è poca fiducia nel futuro così anche chi i soldi li ha finisce per aver paura di spendere, rimandando le spese e bloccando, di fatto, l’intero ciclo economico. Eppure oggi finanziarie come Findomestic o Agos Ducato stanno proponendo dei prestiti convenienti con tassi di interesse intorno al 7% (qui maggiori info: http://www.mastercredito.com/prestiti/prestiti-convenienti-guida-come-ottenerli-15052012.html )e condizioni di erogazione davvero favorevoli.

Per non parlare, poi, dei prestiti per la casa (per intenderci i mutui): oggi si possono ottenere mutui a tasso fisso presso Banca Credem o Unicredit con interesse del 3%. Insomma cose difficilmente ripetibili in futuro eppure non sufficienti a dare quello stimolo in più che servirebbe alla nostra economia per rimettersi in moto. Eppure far circolare meglio il credito potrebbe essere davvero la chiave di svolta.

Permettere a tutti quelli che ne hanno la possibilità di accedere ai prestiti convenienti permetterebbe davvero di rimettere in moto l’intero ciclo produttivo del paese creando nuovi stimoli e avviando quel circolo vizioso che potrebbe essere la chiave di svolta per tornare ad essere una solida realtà internazionale.

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