Quota capitale: cos’è, come viene determinata e come si calcolano gli interessi

Molto spesso, e per varie esigenze personali, un individuo si vede costretto a chiedere un aiuto finanziario alla banca in cui è cliente da anni, essa concederà il prestito ma poi dovrà restituire l’intera somma più qualche interesse sempre monetario e finanziario.

Bisogna sempre stare attenti sia ai propri risparmi che alle risorse finanziarie che ci si mette da parte per una pensione futura oppure per qualsiasi altro tipo di imprevisto e spesa da affrontare che non era per il momento calcolata.

Se bisogna ricorrere all’aiuto della banca bisogna poi ricordarsi della quota capitale.

Cos’è?

In poche parole la quota capitale è una rata di rimborso che riguarda la restituzione del capitale preso in prestito dalla banca in cui si è clienti.

Oltre alla somma totale del rimborso, il cliente dovrà pagherà la differenza con gli interessi, questa parte in più è chiamata quota capitale.

Non è molto consigliabile chiedere aiuto a chi per pubblicità televisive o per mail dicendo che sono disposti a concederti un prestito perché poi, possibilmente a rate, bisogna restituite non solo l’intera avuta, ma bisogna aggiungere una somma di denaro in più che sono gli interessi altrimenti si ricorre in tribunale e si è anche denunciabili.

La maggior parte delle volte però la quota viene pagata quando l’utente fa la richiesta per il mutuo della casa.

Purtroppo a tutti farebbero bene qualche soldo in più, ma se ciò non è possibile l’unica soluzione si fa in modo di guadagnare di più con un altro lavoro più remunerativo, chiedere un prestito agli istituti o alle banche non è sempre un buona opzione per affrontare una spesa imprevista, ma se proprio è necessaria ecco come viene calcolata.

Come viene determinata?

Dopo un colloqui in cui si mettono bene in chiaro le somme che l’utente chiede e soprattutto per fare cosa, la banca organizza il prestito e poi mostra alla persona quante saranno in futuro le rate, il periodo di tempo in cui dovrà restituire tutta la somma alla banca o all’istituto di prestiti, in più a quanto ammontano gli interessi che possono essere pagati insieme alle rate mensili oppure alla fine che l’intera somma prestata è stata restituita indietro.

Come si calcolano gli interessi

Per determinare non solo il prestito ma anche le future rate bisogna avere sotto mano il totale annuale e mensile dello stipendio del cliente, in base a quanto prende al mense, ovviamente dopo che ha affrontato l’imprevisto o la spesa in più bisogna restituire la somma avuta in presto alla banca.

Dopo il primo colloquio bisogna calcolare le rate da restituire al mese in base allo stipendio che la persona prende, una parte andrà alla banca, questa somma è stata anche pattuita durante la richiesta del prestito, e mano a mano, per i successivi dodici mesi fino a che l’intera somma non è stata recuperata, per poi prendere qualcosa in più che sono gli interessi.

Inoltre, in base sempre al contratto che si è pattuito, esistono varie tipologie di restituzione del prestito ma quello più usato è chiamato alla francese: prevede che le rate fisse, durante tutto il periodo del finanziamento, l’importo pattuito non cambia.

 

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